Quando si parla di benessere della persona spesso si finisce per parlare soprattutto di qualità del cibo, qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città o livelli di stress che viviamo nel lavoro. Troppo spesso ci si dimentica quanto sia importante, invece, l’idratazione quotidiana. L’acqua che beviamo è fondamentale per il nostro organismo, per il suo equilibrio e per la qualità della nostra vita.
Il semplice gesto di bere acqua è, quindi, un momento fondamentale che si ripete più volte nell’arco della nostra giornata. Non si dovrebbe mai dimenticare di curare la propria idratazione quotidiana perché la disidratazione può portare conseguenze anche importanti sull’intero organismo.
Oltre a quanto bere è giusto sottolineare anche cosa bere: l’acqua della rete domestica è mediamente di qualità elevata ed è comodissima. Perché non sfruttarla? Sicura e controllata, l’acqua del rubinetto è la soluzione ecologica e immediata per soddisfare ogni giorno il proprio bisogno di acqua e la propria sete. Una scelta che permette anche un risparmio economico considerevole.
Nonostante l’acqua degli acquedotti italiani debba rispondere a stringenti regole di sicurezza, può capitare che l’utilizzatore finale possa riscontrare un sapore poco gradevole. Benchè tradizionalmente ritenuta insapore, l’acqua della rete domestica potrebbe essere caratterizzata da un sapore alterato dato dalla presenza di cloro.
Il cloro è una sostanza fondamentale per la potabilizzazione dell’acqua. La sua funzione, infatti, al pari che nel suo utilizzo in una comune piscina, è antibatterica: consente di eliminare dall’acqua batteri come, per esempio, l’escherichia coli, la legionella e gli enterococchi. In generale è uno dei disinfettanti a spettro più ampio contro gli inquinanti microbiologici ed è il più potente alleato per avere un’acqua potabile. Il cloro viene aggiunto nelle dosi stabilite dalla legge prima che l’acqua depurata entri nelle condutture.
Per risolvere il problema di un sapore sgradevole si può acquistare un dispositivo filtrante con un filtro a carboni attivi. Il filtro a carboni attivi rimuove cattivi odori e sapori, senza eliminare i sali minerali naturalmente presenti nell’acqua di rete come sodio potassio magnesio e calcio. I sistemi filtranti che permettono questo processo consentono una filtrazione istantanea dell’acqua.
Si parla di ultrafiltrazione ogni qual volta il sistema filtrante riesca a bloccare particelle con diametro di 0,01 micron o superiore.
Spesso i filtri che permettono questo tipo di processo di filtrazione dell’acqua sono composti da membrane a fibre cave che formano una “rete” stretta che permette di bloccare particelle minuscole in sospensione e praticamente invisibili.
L’ultrafiltrazione, inoltre, riduce cloro, erbicidi e pesticidi clorurati, sabbia, ruggine, solventi organici e particelle in sospensione eventualmente presenti nell’acqua di rete.
L’efficacia della Ultrafiltrazione permette di bloccare anche corpuscoli piccoli e invisibili come le microplastiche. Queste ultime, create da fenomeni naturali come onde, microbi, alte temperature, vento e raggi ultravioletti, sono ormai una delle conseguenze più dannose del grande uso delle plastiche monouso e del loro smaltimento non corretto.