Piramide Alimentare, utile per il tuo benessere e per l’ambiente

La Piramide Alimentare è un famoso modello alimentare che rappresenta geometricamente un sistema nutrizionale ideale. È un modello creato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) universalmente e scientificamente riconosciuto come efficace, pratico e che garantisce benefici alla persona.

Il funzionamento della Piramide

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Alla base della Piramide Alimentare vengono posizionati gli alimenti che dovrebbero essere consumati con maggiore frequenza e quantità; al vertice, invece, troviamo i cibi che dovrebbero essere mangiati una volta ogni tanto e solo in porzioni controllate e ridotte. La larghezza della sezione della Piramide suggerisce, quindi, idealmente l’importanza del cibo che viene collocato.
La base della Piramide Alimentare (il “primo gradino”) è composta soprattutto da verdura e frutta, da sempre i due insiemi di cibi che vengono consigliati perché rafforzano e proteggono il nostro organismo. Insieme a frutta e verdura, nella parte più bassa - ma, ripetiamo, più importante - di questo schema troviamo anche cereali, frutta secca, riso, cous-cous e pane. In questa sezione i cibi consigliati dovrebbero essere consumati con regolarità a ciascun pasto e più volte in una giornata.

Salendo all’interno della Piramide Alimentare troviamo una serie di cibi comunque importanti per l’organismo, ma verso i quali si chiede attenzione nei volumi di assunzione. Un consumo moderato, quindi, sia nelle quantità, sia nella frequenza di assunzione; la cadenza giornaliera è quella consigliata da esperti e nutrizionisti, ma sempre con dosi controllate. In questa “sezione mediana” troviamo olio extravergine, latte e derivati, frutta a guscio, semi, olive, aglio e spezie, solo per citarne qualcuno.

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Infine, al vertice della Piramide Alimentare ci sono i cibi che dovrebbero essere consumati con cadenza settimanale e con porzioni ridotte/moderate. In questa sezione della Piramide Alimentare gli esperti raccomandano di posizionare cibi come pesce e pollame, uova, legumi e, soprattutto, carne rossa e dolci. Proprio queste due ultime voci dovrebbero segnalare i cibi più in alto nello schema e quindi quelli da consumare raramente.

La sezione della Piramide più sottovalutata

Alcune rappresentazioni aggiungono, al di sotto della base della Piramide, un’ulteriore sezione solitamente azzurra composta solo da acqua. È un’ottima idea per sottolineare l’importanza dell’acqua che beviamo tutti i giorni: un nutriente a tutti gli effetti fondamentale per l’idratazione del nostro corpo e il corretto svolgimento di ogni sua funzione, oltre che per l’apporto dei sali minerali utili all’organismo.

La Piramide Alimentare e la salvaguardia dell’ambiente

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(Photo credit: Barillla Center for Food and Nutrition)

Che ci sia un legame molto forte tra la produzione, il consumo di cibo, l’inquinamento ambientale e la tutela del Pianeta nel quale viviamo, non è certo notizia di oggi.
Alcune tipologie di cibo richiedono sforzi produttivi maggiori: pensiamo agli allevamenti e al grande consumo di acqua che comportano, solo per fare un esempio.

Altri gruppi di cibi, invece, sono molto più soft sia nella fase di produzione, sia nella fase di trasporto e distribuzione. Una regola importante per la Piramide Alimentare, che si riflette direttamente anche sulla salvaguardia dell’ambiente, è quella di prediligere sempre frutta e verdura di stagione. Questo comporta, soprattutto se i prodotti sono a chilometro zero, un impatto ambientale decisamente ridotto o, talvolta, pressoché nullo sull’ambiente.

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Avere ben presente la disposizione degli alimenti nella Piramide Alimentare (e la sua applicazione nella vita quotidiana) comporta immediati e notevoli benefici per il corpo. Essere, altresì, consapevoli degli sforzi produttivi e dell’eventuale impatto ambientale di un piatto che decidiamo di consumare può essere un vantaggio per tutti e per il pianeta Terra.

La Piramide Ambientale: il rapporto diretto tra cibo e ambiente

Proprio con questo scopo e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, Barilla Center for Food & Nutrition e Food Tank hanno creato un nuovo schema a piramide, questa volta rovesciata, da affiancare alla prima Piramide Alimentare.

Lo schema che ne deriva è la Doppia Piramide Alimentare che suggerisce quali alimenti mangiare, con quale frequenza e con quali quantità, ma contemporaneamente, attraverso la “piramide rovesciata”, fornisce un’ottima visione degli alimenti più impattanti sull’ambiente. Il vertice di questa seconda piramide, che troveremo in basso questa volta, è costituito da alimenti scarsamente inquinanti e impattanti sulle risorse del mondo: qui troviamo, soprattutto, la frutta, ma ovviamente anche gli ortaggi, il pane, le patate. Al contrario, salendo verso la sezione più larga dello schema, troveremo soprattutto le carni rosse, il formaggio e il pesce. Gli allevamenti o le filiere di produzione e trasporto di questi cibi sono spesso estremamente “energivore”, consumando grandi quantità di risorse e inquinando lungo tutto l’arco produttivo e distributivo.

Nella parte centrale di questa “Piramide Ambientale”, troviamo invece pasta, olio, latte yogurt, uova, carne bianca, ma anche i dolci che nella piramide alimentare rimangono sempre al vertice, nella fascia di cibi da consumare poco.
Proprio una lettura simultanea e di confronto tra le due Piramidi permette, secondo gli studiosi e gli esperti, di diventare più consapevoli della nostra alimentazione, coscienti che le nostre scelte, anche e soprattutto a tavola, possono fare la differenza.

Come è stata creata la Piramide Ambientale

piramide-ambientalePer ipotizzare, studiare e creare questa seconda piramide, gli esperti si sono avvalsi di diversi indicatori che, in una visione più ampia e articolata dello studio, permettono di capire il vero impatto ambientale di ciascun alimento.

Consumo di acqua: parametro fondamentale. L’acqua è un bene comune fondamentale e prezioso, gli studiosi hanno cercato di calcolare il volume totale di acqua (dolce) utilizzato per la produzione di un alimento. Più alto è il quantitativo di acqua utilizzato, più alto è l’impatto sull’ambiente.

Creazione di Anidride carbonica: gli analisti hanno calcolato la quantità di anidride carbonica prodotta lungo tutta la “vita” di un alimento.

Impronta ecologica: in questo caso l’indicatore va a registrare l’impatto ambientale dell’uomo sull’ambiente durante la produzione: quanti rifiuti vengono emessi? quanti campi sono destinati alle coltivazioni? Quale quella delle zone di foreste utilizzate? Quali strutture e infrastrutture sono state create per la produzione e lo stoccaggio degli alimenti?

Con questi parametri viene automatico capire che questa Doppia Piramide Alimentare e Ambientale diventa non uno schema chiuso e bloccato, ma un modello adattabile a ciascun contesto nel mondo e che varia a seconda della zona che viene presa in considerazione. Il legame tra cibo e ambiente è strettissimo, ma se consapevoli e coscienti delle nostre azioni, possiamo davvero fare la differenza. L’obiettivo è un accrescimento del nostro benessere come singoli, ma anche come collettività, sempre pensando anche alla protezione e alla conservazione di questo nostro splendido pianeta.

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