Ogni anno in Italia si sprecano 65 kg di rifiuti alimentari pro capite. La media europea è di 58 kg a persona. Questo dato è stato pubblicato dal Food Sustainability Index di Fondazione Barilla nel febbraio 2021. Lo spreco alimentare italiano oltre a essere stimato attorno ai 10 miliardi di euro ha anche un impatto ambientale importante, perché richiede un impiego non necessario di maggiori risorse produttive e di gestione dei rifiuti. Imparare a sprecare meno è la chiave per dare un contributo significativo alla minimizzazione del nostro impatto sull’ecosistema.
A livello di consumi domestici, possiamo fare molto per ridurre i nostri sprechi di cibo, abituandoci ad assumere atteggiamenti nuovi che ci possono aiutare a limitare la nostra produzione di rifiuti alimentari.
Le macchine per la conservazione degli alimenti sottovuoto sono dispositivi che hanno la funzione di estrarre l’aria dai sacchetti in cui vengono riposti i cibi che si vogliono conservare e successivamente di chiuderli ermeticamente. Il cibo si deteriora quando avvengono una serie di reazioni chimiche e microbiologiche dovute alla sua esposizione a:
L’ossigeno è alla base del processo di ossidazione che è una delle cause principali del deterioramento del cibo e ne causa la perdita di molte qualità importanti come il sapore, i valori nutritivi, l’odore, la consistenza e il colore.
Con il sottovuoto l’ossigeno viene prelevato dal sacchetto ed è così che viene bloccata la proliferazione di batteri e muffe e si ritardano i processi classici di deterioramento come l’irrancidimento dei grassi, l’imbrunimento della frutta, le bruciature da gelo sui prodotti surgelati, la modifica del colore della carne e la perdita di sapore.
Con la tecnica del sottovuoto, la vita degli alimenti si allunga esponenzialmente a qualsiasi temperatura, e dunque a prescindere che vengano conservati in freezer, in frigo o nella dispensa.
Tuttavia, col sottovuoto il cibo non viene trasformato in un prodotto stabile a temperatura ambiente: i cibi freschi dovranno comunque essere conservati a bassa temperatura perché contengono umidità che permette la crescita dei microrganismi anche in assenza di aria. In caso di conservazione in freezer, l’estrazione dell’aria fa sì che si eviti la cristalizzazione, ovvero quella brina che si forma sulla superficie del prodotto. I tempi di conservazione di qualsiasi alimento con il confezionamento sottovuoto si allungano da 3 a 4 volte e ci consentono di ottimizzare le nostre riserve di cibo senza dover arrivare a scartarle perché ormai sono “andate a male”.
Avere in casa una macchina sottovuoto dunque diventa una preziosa risorsa non solo per la conservazione ottimale degli alimenti che manterranno inalterate tutte le loro proprietà molto più a lungo, ma anche per minimizzare gli sprechi alimentari domestici. Come?
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Lo sapevi che si può anche cucinare con alimenti riposti sottovuoto, a bassa temperatura? Si tratta della tecnica Sous Vide che dà risultati straordinari, proprio come nei migliori ristoranti!