Tutto ciò che acquistiamo in qualsiasi categoria merceologica ha un costo più o meno elevato in termini energetici per la produzione, il trasporto, la consegna ai punti vendita o ai domicili, e buttare via residui di ogni genere ha un impatto sul nostro pianeta. Lo spreco alimentare è considerato quello più costoso in termini ambientali, perché è quello che ha impiegato più energia e risorse per arrivare al nostro frigo, e i consumatori finali sono responsabili del 43% del totale dello spreco alimentare (fonte Slowfood).
È ormai tempo di sensibilizzarci sempre più a un consumo più fedele alle nostre reali esigenze, in modo da abbattere gli sprechi che produciamo in casa ogni giorno.
Un approccio più consapevole al nostro consumo può determinare conseguenze importanti non solo sulla salute del pianeta (meno produzione, meno smaltimento, meno dispersione di rifiuti), ma anche sul nostro portafogli. Se ci abituiamo a pensare con coscienza prima di acquistare, ne trarrà giovamento il mondo in cui abitiamo e anche il nostro bilancio famigliare.
Come ridurre gli sprechi di ogni famiglia? Ecco alcuni consigli utili che puoi iniziare a seguire fin da subito.
“Ogni anno, ciascuno di noi consuma, in media, circa 220 litri di acqua potabile al giorno e 7 famiglie su 10 acquistano l’acqua in bottiglia. Scegliere di bere l’acqua del rubinetto permette non solo di ridurre notevolmente il numero di rifiuti, ma anche di risparmiare sui costi della spesa.” (Fonte: Slowfood).
Gli imballaggi di ogni tipo rappresentano una parte molto importante dei rifiuti che generiamo. Per aggirare questo problema si può scegliere di fare la spesa acquistando in negozi che vendono prodotti alla spina o comunque ricordare di portare le proprie borse riutilizzabili per la spesa nei supermercati.
“Nelle nostre case sprechiamo, in media, 1,5 kg di cibo ogni settimana per un totale di circa 63 kg di cibo a persona ogni anno. Le verdure sono il cibo più sprecato, seguite da latticini, frutta e prodotti da forno.” (Slowfood)
Cerchiamo di non buttare via gli alimenti: se teniamo il frigo stipato di prodotti, perdiamo il controllo di ciò che c’è e ciò che manca, col rischio di perdere di vista quei prodotti che stanno per scadere e finiranno poi nella spazzatura. Un frigo ordinato è il primo passo per avere le idee chiare su cosa serve alla famiglia.
Inoltre, gli avanzi in cucina possono diventare ingredienti straordinari per ricette del giorno dopo. Serve solo un pizzico di fantasia e cambiare mentalità non pensando all’avanzo come a uno scarto bensì come un prezioso ingrediente per un nuovo piatto.
Per questo motivo è fondamentale conservare correttamente i cibi: buttare i contenitori dei prodotti che esauriamo è un vero sacrilegio: possono assolvere a nuovi usi quando compriamo prodotti sfusi o diventare scatole per ordinare la nostra dispensa.
Tutti quegli oggetti (vestiti, mobili, accessori) che non vogliamo più, ma che sono ancora in ottimo stato potrebbero servire ad altri. Possiamo quindi proporli al nostro circolo di amicizie o metterli a disposizione su una delle molte app di vendita online. Noi liberiamo spazio di oggetti superflui, recuperiamo parte dell’investimento iniziale, e l’oggetto che esce dalla nostra casa finirà per rendere felice un’altra famiglia.
Il nostro paese è tra i primi in Europa per numero di autoveicoli circolanti. Oltre a costituire una delle principali fonti di inquinamento, crea anche disagi quotidiani sulle strade. Se proprio non possiamo optare per i mezzi pubblici o la bicicletta, simbolo per eccellenza di mobilità sostenibile, almeno condividiamo i tragitti in auto: in questo modo si dividono i costi e si riducono traffico e inquinamento.