In alcuni periodi, può capitare di percepire stress e ritmo frenetico come caratteristiche principali delle nostre giornate. E a risentirne maggiormente di questo peso, molto spesso è il nostro benessere psicofisico.
Proprio in questo contesto, negli anni è cresciuta sempre di più la consapevolezza dell’importanza del benessere della persona, sia esso fisico, sia mentale. Ed è emersa come una priorità nella nostra società, come qualcosa che riguarda il singolo individuo, sì, ma anche la collettività.
Con il nuovo articolo del Blog LAICA vogliamo esplorare un rimedio troppo spesso trascurato, ma incredibilmente efficace contro questo stress, contro questa fatica fisica: il contatto con la natura e il suo impatto positivo sul nostro equilibrio complessivo.
Viviamo in un'epoca in cui siamo costantemente connessi, immersi in un mondo digitale che ci sottopone a una vasta quantità di stimoli. Un ambiente “multi-link” che tende molto spesso ad aumentare il nostro livello di stress e, contemporaneamente, ad abbassare la nostra capacità di concentrazione. Questo produce un allontanamento da noi di quella che chiamiamo serenità mentale oppure calma o, ancora, equilibrio.
Una potente rimedio naturale? Semplice, immergetevi nella natura.
Passeggiare in un parco, trascorrere del tempo in un bosco o semplicemente godere della vista di un paesaggio naturale come un lungolago o una spiaggia davanti al mare, possono favorire un senso di calma e ridurre l'ansia. Qualcuno lo chiama green-wellness, ma quello che è certo è che spesso bastano davvero pochi minuti (ma più tempo abbiamo meglio è…) a stretto legame con l'ambiente naturale per trovarvi nascosto all’interno…un rifugio di serenità.
Studi scientifici hanno dimostrato che il contatto con la natura (anche solo 120 minuti a settimana) può ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, nel nostro corpo, donandoci una rinnovata energia e calma.
Il benessere fisico che può avere un contatto tangibile e concreto. Ad esempio, pensiamo al contatto dei piedi nudi con l’erba di un parco, le mani che sfiorano un ramo di foglie o affondano nella neve, il viso o i capelli come si rigenerano quando vengono a contatto con l’acqua del mare o di un temporale estivo. E poi c’è anche il benessere mentale, quella sensazione di rinnovata libertà, di pace, di calma che aumenta con il passare del tempo nella nostra testa. Questi due “benesseri” sono fortemente interconnessi. L’uno stimola l’altro. L’uno esalta l’altro. E insieme contribuiscono a migliorare la nostra salute complessiva.
Così facendo, è ovvio che pratiche sportive svolte all’aria siano l’incontro perfetto degli elementi per generare equilibrio e benessere per corpo e mente. Attività come il trekking, il ciclismo o lo yoga all'aperto, solo per fare qualche esempio, non solo promuovono l'attività fisica, non solo ci consentono di buttar fuori lo stress attraverso la fatica, ma permettono anche di beneficiare dell'aria fresca (magari aria di mare o di alta montagna) e di una dose di vitamina D grazie alla luce solare.
Inoltre, non bisogna dimenticare che i nostri sensi sono cinque e tutti vengono stimolati dal contatto con la natura. Tutti, contemporaneamente. Il suono rilassante del vento tra le foglie degli alberi, il profumo fresco della terra e la vista di colori vivaci e non di uno schermo luminoso possono agire come un tonico per il nostro sistema nervoso, alleviando la tensione muscolare. Conseguenza diretta? Sarà più semplice essere di buon umore!
Fare sport, lo abbiamo detto a più riprese, è importantissimo. Fa bene alla salute personale, migliora l’umore, meglio ancora se svolto in gruppo. Ma il benessere per corpo e mente del quale stiamo parlando ha bisogno di essere protetto quotidianamente. Una ricerca dell’Istituto per la Promozione della Salute Globale di Barcellona, ha constatato che chi ha trascorso un’infanzia all’aria aperta giocando e andando in bicicletta, da adulto ha fatto registrare livelli più bassi di depressione, nervosismo e stanchezza. Fantastico, vero?
Allenarsi due-tre volte a settimana è un’abitudine positiva, ma il contatto con la natura che promuoviamo dev’essere costante, continuo, appunto, quotidiano. È essenziale integrare questa pratica in ogni giornata, sia per noi, sia per le persone che amiamo. Ed è semplice: basta usare la bicicletta per tutti gli spostamenti medio-brevi (sì anche quando piove, non è poi così drammatico bagnarsi un po’), scegliere di “sbagliare strada” e allungarla per passare da un parco che ci piace, fermarsi a respirare un buon profumo, trovare il tempo per godere dell’ombra di un albero in estate o “sporcarsi le mani” curando il proprio orto (anche dalle dimensioni contenute) insieme a nostra figlia.
Ma si può fare di più. Si deve portare questo green-wellness anche sui luoghi di lavoro, nella nostra quotidianità lavorativa se possibile (e in moltissimi casi è possibile, ma non ci si pensa). Le aziende stanno sempre più riconoscendo l'importanza di promuovere il benessere dei propri dipendenti attraverso iniziative che incoraggiano il contatto con la natura. Programmi di fitness all'aperto, spazi verdi negli uffici e iniziative di volontariato ambientale sono solo alcune delle molte possibilità per creare un ambiente di lavoro più sano e ispirato. Proprio quell’ambiente fonte di stress, tensioni e pressioni, potrebbe (dovrebbe?) ritrovare anche un nuovo equilibrio, una nuova promozione dello “star bene”. Una ricerca dell’ACS (American Chemical Society) ha riscontrato una correlazione diretta tra salute mentale della persona e la presenza di aree verdi nelle immediate vicinanze della propria abitazione e del proprio luogo di lavoro.
Possiamo quindi concludere che il benessere corpo e mente è un obiettivo che possiamo raggiungere attraverso il semplice atto di connetterci con la natura. L'ambiente naturale offre un rifugio di serenità, promuovendo il rilassamento mentale e fornendo numerosi benefici fisici. Incorporare il contatto con la natura nella nostra vita quotidiana non solo migliora la nostra salute individuale, ma può anche creare un ambiente più equilibrato e produttivo per le aziende e le comunità in cui viviamo.