Sebbene l’acqua del rubinetto in Italia sia mediamente buona e sicura (come dimostrato da numerosi studi tra cui il Report No 32/2016 della European Environment Agency), non sempre soddisfa le esigenze di molti italiani che lamentano un sapore sgradevole e pertanto diffidano dall’acqua del rubinetto, ricorrendo ad altre soluzioni per idratarsi.
Per arrivare nelle nostre case, l’acqua viene sottoposta a rigorosi standard di qualità e viene controllata costantemente, pertanto possiamo essere sicuri di non correre rischi per la salute al consumarla.
I parametri imposti prevedono che la presenza di determinate sostanze indesiderate sia sempre inferiore a relative quantità stabilite. C’è quindi la possibilità che siano presenti - sebbene in quantità molto limitate - alcune sostanze che, pur non rappresentando un rischio per la salute, possono generare una barriera al momento del consumo dell’acqua di rete.
Le principali sostanze indesiderate che possono essere presenti nell’acqua di casa sono:
Se il tema ti interessa e vuoi conoscere meglio le caratteristiche dell’acqua della tua zona, puoi trovare informazioni sul sito web dell’autorità sanitaria locale del comune o della regione di residenza, o anche contattando il gestore idrico relativo alla tua zona. A livello nazionale, puoi trovare dettagli sulle normative per le acque a uso potabile sul Portale Acque del Ministero della Salute.
Se anche così non ti convince la qualità dell’acqua che esce dal rubinetto, puoi sempre testarla con uno dei kit fai-da-te facilmente reperibili in rete, o portando un campione in uno dei tanti laboratori specializzati in analisi delle acque che si trovano su tutto il territorio.
Il cloro è un grande alleato dell’acqua potabile, infatti ha una funzione antibatterica fondamentale per la potabilizzazione dell’acqua. Dato il suo sapore molto caratteristico, è facile riconoscerne la presenza ed è uno dei motivi più diffusi per cui molte famiglie optano per soluzioni alternative all’acqua del rubinetto.
Il cloro può essere facilmente bloccato attraverso un filtro a carboni attivi.
L’acqua di rete in Italia, in quanto conforme agli standard non può presentare residui di ruggine. Purtroppo però si possono creare ossidi ferrosi nell’ultimo tratto dei tubi, poco prima di arrivare ai rubinetti di casa. Per questo motivo alcune famiglie possono trovare detriti di ruggine nella loro acqua.
Per evitare la ruggine occorre una buona manutenzione delle tubature di casa, o un sistema di filtrazione dell’acqua adeguato.
Le microplastiche possono arrivare sulle nostre tavole attraverso pesci e altri animali che le ingeriscono, oppure attraverso l’acqua di rete, contaminata a causa della penetrazione nel suolo, e dunque nelle falde acquifere, di frammenti minuscoli di microplastica.
Possiamo ridurne l’assunzione in due modi: a priori, grazie a un atteggiamento di consumo consapevole finalizzato a ridurre al minimo la dispersione di residui di plastica nell’ambiente; e a posteriori, attraverso l’adozione di un sistema di ultra-filtrazione dell’acqua.
Se ti interessa approfondire il tema, puoi scaricare il nostro ebook “10 consigli per migliorare l’acqua che bevi”.